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COSA SONO I TRICOMI DELLA CANNABIS

I Tricomi sono i cristalli presenti sulla pianta di cannabis che producono la resina dalla quale si ricavano diverse sostanze utilizzate sia a scopo terapeutico che ricreativo.

La parola tricoma deriva dal greco “Tríchōma”, che significa “crescita di peli”. 

Per riuscire a vedere i Tricomi, considerato che sono microscopici e appaiono come dei steli con piccole teste a forma di fungo, bisogna fare un ingrandimento sul manto di resina che ricopre ogni gemma di cannabis.

Non bisogna però confondere però i Tricomi con i pistilli della marijuana femmina in fiore, in quanto quelli sono visibili ad occhio nudo e sono dei filamenti simili a dei capelli.

Ma esattamente, qual è la funzione di questi Tricomi e perché sono importanti ?

I Tricomi non sono altro che delle piccole fabbriche di cannabinoidi, presenti principalmente nelle foglie e nei fiori dell’erba, e sono ricchi di THC, che non è altro che la sostanza che fornisce lo sballo, e di CBD, la sostanza utilizzata invece a scopo terapeutico.

È possibile distinguere tra tre categorie di Tricomi presenti nella pianta della cannabis:

  • Tricomi capitati sessili
  • Tricomi capitati peduncolati
  • Tricomi bulbosi

I Tricomi per la pianta di cannabis, costituiscono una specie di sistema immunitario, in quanto forniscono alcune funzioni di sopravvivenza essenziale, quali la difesa da possibili attacchi da parte di insetti e predatori ma anche da parte dei funghi.

Costituiscono anche una barriera per far sì che la pianta possa crescere a condizioni climatiche avverse, proteggendola sia da venti violenti gelidi sia dai raggi uv, anche se poi vedremo che quest’ultimi alle giuste condizioni sono di gran giovamento per la pianta.

I Tricomi sono anche di estrema importanza per i coltivatori di cannabis, in quanto possono aiutare quest’ultimi a capire qual è il periodo ideale di raccolta.

Attraverso il controllo, tramite una macchina fotografica o un microscopio, della variazione di colore dell’estremità colme di resina, il coltivatore capisce a che punto è la maturazione della pianta. 

Fino a metà fioritura, le teste di resina si presentano di colore trasparente, per poi passare a un color latte, per terminare con un color ambra, ed il momento perfetto per la raccolta è quello nel mix tra color latte e color ambra.

Diversi fattori inoltre vengono valutati per la maturità della pianta ma l’osservazione del cambio di colore dei Tricomi è quella più attendibile e che vi consigliamo di seguire per la raccolta, onde evitare di farlo troppo presto o troppo tardi.

Come sopra detto, la luce e i raggi uv sono di estrema importanza per i Tricomi, in quanto è la luce ultravioletta a fornire la maggiore qualità all’erba. 

La luce è il nutriente principale della cannabis e se lo ricevono i maniera ottimale, offrono le migliori prestazioni, poiché i Tricomi rispondono positivamente ai raggi UV e si pensa che quest’ultimi siano necessari per produrre certi tipi di cannabinoidi e di terpeni. 

Considerata quindi l’importanza dei raggi UV per la pianta di cannabis, per ovviare il problema di scarsità della luce sono stati creati dei sistemi di illuminazione Led, progettati per emettere lo spettro di luce ottimale, per far si da coltivare la pianta con la qualità maggiore.

Un altro trucco utilizzato dai coltivatori per produrre più tricomi è quello di lavare con l’acqua ghiacciata le radici, e questo procedimento ne consentirebbe l’aumento, oltre che quello dei terpeni e dei cannabinoidi

Questo procedimento viene effettuato all’incirca nell’ultima settimana di fioritura, anche se non esistono prove scientifiche che questa tecnica realmente produca gli effetti desiderati, e spesso queste tecniche colturali utilizzate sono di provenienza aneddotica, ma vale la pena tentare. Infine ricorda che i Tricomi sono coloro che conferiscono l’enorme varietà di ceppi e caratteristiche e sono la parte più importante della pianta, ed è il motivo per il quale viene coltivata la cannabis. 

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