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Differenza tra Cannabis Light e Cannabis Terapeutica.

Ogni essere umano è dotato di un sistema endocannabinoide e il CBD, meglio definito come cannabidiolo principale elemento della Cannabis sativa, agisce indirettamente sui recettori di questo sistema. 

Quando si presenta uno squilibrio o uno scompenso nel sistema endocannabinoide, il CBD aiuta a ripristinare l’equilibrio originario, motivo per il quale viene ormai utilizzato con facilità da chiunque. 

Due sono i modi legali per intervenire su questa problematica, a seconda delle patologie e sintomatologie che si devono trattare: la cannabis terapeutica e la cannabis light, utilizzate a seconda della gravità della situazione e dei livelli di THC che mirano a rendere la cura efficace. 

In modo del tutto errato, la cannabis light viene spesso associata alla cannabis terapeutica. Tra le due tipologie però ci sono diverse differenze, sia per composizione, che per il suo utilizzo e su come quest’ultimo viene regolamentato.

Ormai la cannabis viene utilizzata con maggiore frequenza a uso medico, ma la diffusione di prodotti a libera vendita, contenenti cannabidiolo e basse percentuali di THC, ha accresciuto il numero di persone che li utilizzano per il trattamento di alcuni sintomi.  È per questo motivo che si è reso necessario far chiarezza su cosa si intenda quando si parla di cannabis light e di cannabis terapeutica.

Tutti quei farmaci a base di cannabinoidi, e che sono stati approvati e sviluppati in numero abbastanza cospicuo, definiscono la cannabis terapeutica.

Per poter definire la cannabis terapeutica, le concentrazione dei vari principi attivi calcolati, devono essere contenuti nei farmaci con estrema minuzia.

A differenza della cannabis light, la cannabis terapeutica differisce per la quantità di CBD e THC presente, questo fa sì che quella terapeutica venga considerata come farmaco, utile per sintomatologie quali vomito, nausea, mancanza di appetito ma anche per il controllo di alcune forme di dolore.

Ma questo può essere solo raggiunto attraverso l’assunzione di concentrazioni di cannabis con CBD e THC ben precise.

Adesso passiamo ad analizzare invece cosa intendiamo per cannabis light.

La cannabis light altro non è che la vasta gamma di preparati derivati da infiorescenze essiccate le quali concentrazioni di THC sono comprese tra lo 0,2% e lo 0,6%, l’aggettivo leggero sta infatti ad indicare proprio questa bassissima concentrazione di questo principio attivo che è poi quello responsabile degli effetti psicotropi della cannabis.

Per portare un esempio sulla differenza tra cannabis light e cannabis terapeutica, il Bedrocan che è un farmaco a base di cannabis ha una concentrazione di THC pari al 22% a differenza di una qualsiasi preparazione light che non può contenere un THC superiore allo 0,06%.

La cannabis light, infatti, non ha alcun effetto psicoattivo poiché le quantità di THC sono veramente irrisorie, tanto da poter essere venduta liberamente, a differenza di quella terapeutica, che può essere utilizzata e venduta solo dietro prescrizione. 

Diverse esigenze spingono le persone ad avvicinarsi al mondo della cannabis. Sicuramente chi si avvicina a quello della cannabis terapeutica è seguito da un supporto medico e dalla sinergia che si instaura tra paziente e medico, in quanto unica figura autorizzata a  prescrivere una terapia a base di questa sostanza, con alti livelli di THC.

Nel caso, invece, della cannabis light, il consumatore può utilizzarla come regolare terapia medica o nel proprio quotidiano, prestando sempre attenzione che il prodotto consumato sia certificato e preparato seguendo criteri rigorosi, che ne possano garantire la qualità e la giusta concentrazione di THC, in modo da non andare incontro a possibili effetti indesiderati. 

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